Avanti nella costruzione di un ampio Fronte contro il governo Draghi e i suoi lacchè!

     

17.03.2021 - Comunicato n. 7 Comitato di Partito "Fratelli Cervi"

Avanti nella costruzione di un ampio Fronte contro il governo Draghi e i suoi lacchè!

Le genuflessioni bipartisan a Mario Draghi e al suo "governo dei migliori" e le sviolinate della stampa nazionale (e locale) di regime sono, per quanto stomachevoli, manifestazioni della difficoltà crescente da parte della classe dominante, la borghesia imperialista, a dirigere la società con le prassi, le istituzioni e le modalità con cui l'ha diretta fino a poco tempo fa.

Sono inoltre estremo, disperato ma inconcludente tentativo da parte della classe dominante di far accettare alle masse popolari i propri uomini di fiducia, quale è Mario Draghi (il boia della BCE), e la composizione del suo governo, ministri e sottosegretari, che ne è diretta emanazione.

Non possiamo aspettarci nulla di buono dal commissariamento UE dell'Italia e questo le masse popolari e la classe operaia lo sanno fin troppo bene come dimostra l'operazione repressiva in grande stile contro il SI Cobas a Piacenza il 10 marzo.

In questo contesto di ritorno delle Larghe Intese non devono sorprendere gli ammiccamenti e i punti di contatto (come rispetto alle riaperture dei ristoranti ad inizio marzo) tra il presidente PD dell'Emilia Romagna, presidente borioso e in doppio petto che ben esprime il sottobosco di interessi padronali clientelari e mafiosi in Regione, Stefano Bonaccini e il leader della Lega Matteo Salvini: d'altronde, sono entrambi esponenti della medesima classe dominante stragista e affarista e sono entrambi uomini delle Larghe Intese (polo PD e polo Berlusconi).

È quindi "normale" che si trovino d'accordo e ogni distanza politica o è strumentale o è espressione di qualche interesse privato in guerra con altri e di cui i due personaggi sono i garanti politici.

È un teatrino, alla cui base c'è la difesa del profitto dei padroni e ne è dimostrazione l'istituzione (prima ancora del passaggio dell'intera Regione a zona rossa) a firma Bonaccini delle zone rosse a Modena, Bologna e in Romagna: scuole chiuse ma fabbriche e produzioni non essenziali in funzione... della serie: produci, consuma e crepa, per la salute dei lavoratori e delle masse popolari ci affidiamo al Signore.

I loro preti li hanno già assolti e anzi, alcuni di loro si spingono ancora più in là: il Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca approfitta della situazione per decretare che "Dio si serve del male per la nostra conversione": un insulto alle vite spezzate a causa della gestione criminale dell'emergenza sanitaria da parte della classe dominante.

Un maldestro tentativo di coprire le proprie tracce, lavandosene le mani.

Come se non bastasse, il Vescovo M. Camisasca tenta di scaricare le responsabilità dell'esplosione dell'emergenza sanitaria sulle masse popolari e lo fa creativamente: una sua nuova preghiera recita "allontana da noi il peccato che ha fatto entrare la morte nel mondo".

L'oscurantismo secolare della Chiesa Cattolica è servito: un motivo in più per costruire il luminoso mondo socialista!

Il degrado politico e morale a cui la classe dominante è arrivata non finisce qui: nella lista degli orrori dei Sottosegretari del governo emerge il nome di Lucia Borgonzoni, vecchia conoscenza emiliana.

Bolognese, classe 1976, muove i suoi primi passi nell'allora Lega Nord nel 1992 e da allora è sempre presente sulla scena politica regionale (fu candidata sindaco a Bologna nel 2016 raccogliendo il 22,3% dei voti) fino alla sua recente candidatura alla presidenza della Regione del 2020 (votata con il 43,63%): la grancassa del "voto utile contro le destre", "il PD unico argine alla deriva xenofoba" e simili hanno poi prodotto quello stesso Bonaccini di cui sopra che oggi continua imperterrito nella speculazione della nostra terra e della nostra salute.

Oggi la Borgonzoni è Sottosegretaria al Ministero della Cultura (ruolo già rivestito nel Conte I): la stessa Borgonzoni che si vantava di non leggere un libro da anni, la stessa che non conosce i confini dell'Emilia Romagna oggi riveste un ruolo che ha un peso non indifferente stante il patrimonio culturale del nostro paese.

È un ulteriore schiaffo agli insegnanti, agli studenti, alle guide turistiche, ai restauratori, agli artisti e a tutto il personale coinvolto nelle attività prettamente umane già duramente colpiti, non solo sul fronte lavorativo, dagli effetti della crisi sanitaria: è un motivo in più per colpire duro questo governo, organizzandosi e coordinandosi!

Questo è il vero volto del governo Draghi e i suoi interessi sono opposti a quelli dei lavoratori e del resto delle masse popolari: per queste ragioni, è necessario costruire un ampio Fronte contro il governo Draghi!

Che 10, 100, 1000 mobilitazioni e iniziative sorgano e si moltiplichino per mandare a casa questo governo di assassini e ignoranti!

Al "canto del cigno" della borghesia, opponiamo il rullo dei tamburi della riscossa operaia e popolare!

Viva il governo delle masse popolari organizzate!

Aderite al (n) PCI: il socialismo è l'unica soluzione!

Comitato Fratelli Cervi del (nuovo)Partito comunista italiano

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it , dove trovate anche le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP).

Comunicazioni con il CdP Fratelli Cervi al recapito baserossa@mailo.com